Il racconto di Valerio e della sua quotidiana esperienza come volontario Lipu della Riserva naturale Lago di Santa Luce.

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“ Giro di ispezione.

In riserva c’è sempre qualcosa da fare.

Nello stesso giorno si può passare, da insegnare ai ragazzi perché non è una buona idea inquinare il pianeta, a scavare profonde buche per piantare palizzate.
Tra le attività più fisicamente impegnative abbiamo quella del controllo del perimetro del lago.

Perché controllare le sponde del lago?
Perché sfortunatamente ci sono individui che non hanno mai capito che in un’area protetta è vietato pescare/cacciare/scaricare rifiuti.
A causa loro siamo costretti a fermare tutto e andare a piedi a vedere se e quanti danni hanno causato.

Quando dico andare a piedi, non fate l’errore di pensare ad un comodo sentiero nel bosco o ad un tratto di camminamento in legno.
Le attività illecite avvengono sempre nelle zone meno battute e nascoste, quindi è necessario avventurarsi nella vegetazione più fitta, in cerca di tracce da seguire.

In quest’ultimo giro di ispezione, una traccia l’avevamo.

Nell’ultimo anno gli uccelli nidificanti in un’area di canneto a noi ben nota, è drasticamente diminuito. Anche se non è strano avere una certa variazione nel numero di animali presenti in una zona specifica, è strano che sia una variazione tanto marcata.
Annotato questo fatto insolito, ci siamo organizzati per controllare.

Il primo sito lo abbiamo raggiunto abbastanza facilmente. Si trattava di un appostamento costruito con canne e foglie. All’interno, oltre a teli di plastica e vasetti vuoti di yogurt, abbiamo trovato una sedia con sopra scritto ‘Appostamento fotografico’.

L’impressione di essere presi per il naso è forte.
Non è la prima volta che rinveniamo questi ‘appostamenti fotografici’ non autorizzati, che peraltro non hanno affatto l’aria di capanni per le fotografie.
Dato che una scritta su di una sedia non ci assicura del suo reale scopo, abbiamo smantellato il sito.
La conferma dei nostri sospetti è avvenuta poco dopo, quando abbiamo rinvenuto altri due appostamenti simili al primo, ma in una zona più remota.
In uno di questi, su uno sgabello spiccava una scritta ‘Appostamento fotografico LIPU’.

Adesso… i dubbi si intensificano! O abbiamo un volontario fantasma che costruisce appostamenti fotografici, scatta centinaia di foto e poi si scorda di dircelo, oppure c’è qualcuno che si diletta nella ‘caccia fotografica???’ e cerca di farci passare per stupidi.

La presenza dei soliti vasetti di yogurt abbandonati ci conferma che sia il solito soggetto a costruire questi accampamenti.

Ci piace la fotografia naturalistica. Collaboriamo con alcuni fotografi, che tra i vari progetti che portano avanti nella Riserva regionale Lago di Santa Luce, come la realizzazione e costruzione di seri appostamenti fotografici, hanno realizzato un nido artificiale per favorire la colonizzazione nel lago della specie falco pescatore, presente tutto l’anno nella zona umida.

Siamo felici di dare supporto a chi ama la natura e cerca di immortalarla nei suoi momenti più spettacolari.

Non ci piace chi cerca di prenderci in giro, chi pensa che sia suo diritto fare quello che vuole a dispetto di norme e leggi.

Non ci piace chi reca danno agli animali, pensando di essere più furbo degli altri.

Gli appostamenti sono stati eliminati e le forze dell’ordine avvisate.

Facciamo un appello al misterioso fotografo LIPU, costruttore di rifugi poco funzionali per le foto, ma ottimi per attività illecite: i suoi sgabelli e sedie sono stati requisiti (sopra era riportata la scritta “Appostamento fotografico Lipu”), ma può sempre venire alla riserva Lipu Lago di Santa Luce per riaverli! ”