Le mattine sono umide e nebbiose alla Riserva Lipu di Santa Luce.
Alle ore 7 del mattino l’unica nota di colore e’ il martin pescatore, che come una saetta sfreccia lungo le rive del lago.
Verso le 9 si sentono vociferare nel canneto le folaghe e i giovani di svasso maggiore. Entrambe le specie sono stanziali al lago con un numero fisso di individui, a cui si aggiungono gli esemplari provenienti dal nord Europa, che tra ottobre e novembre migrano verso il nostro paese per trascorrere l’inverno.
Questo viaggio interessa anche le anatre selvatiche come alzavole, moriglioni, fischioni, morette grige e morette tabaccate, arrivati al lago di Santa Luce i primi di ottobre. Queste specie rimarranno fino a marzo per poi riprendere il viaggio tornando nei luoghi di riproduzione del nord Europa.
Le vivaci alzavole (le piu’ piccole tra le comuni anatre di superficie), i paffuti moriglioni (una delle anatre tuffatrici piu’ comuni insieme alla moretta), le riservate morette grigie (anatre tipicamente marine), i timidi fischioni (anatre di superficie canterine) insieme ai sedentari germani reali, escono dai canneti ai primi timidi raggi di sole e si spostano verso quella parte del lago dove si alimentano (luogo di pastura), per passarvi tutto il giorno. Rientrano ai dormitori (roost) verso il tramonto e comunque prima del calar della luce, per non farsi sorprendere dal falco di palude, loro temibile predatore. Questo grande e pesante falco e’ un’ albanella e nidifica nei canneti, vicino alle sue prede. I maschi sono piu’ piccoli delle femmine. La femmina che si e’ fermata al lago gia’ dai primi di ottobre, e’ adulta e spesso e’ possibile osservarla immobile sulla cima di cespugli o sugli alberi lungo le sponde.
In ottobre stanno arrivando, dalle zone umide piu’ settentrionali, anche aironi bianchi maggiori, aironi cenerini, garzette e tarabusi. Nelle ore piu’ calde del giorno sono occupati a rovistare nel fango in cerca di gasteropodi, pesci, crostacei. Nel tardo pomeriggio invece si affrettano ad occupare i rami degli alberi piu’ sicuri dove passare la notte, eccetto il tarabuso che predilige il canneto.
Gli altri animali, come ricci, vespe, bombi, bisce d’acqua, cervoni, tassi, istrici, topolini selvatici.….stanno cercando rifugi per l’inverno e lungo il sentiero natura si possono rinvenire tracce del loro passaggio: fatte di volpe e di riccio, buche di tasso, insetti che sbucano dai fori degli alberi, ammassi di foglie e peli sospesi tra i cespugli dove, se ci avviciniamo in silenzio e con rispetto, si trovera’ un ghiro o un moscardino indaffarato a ristrutturare casa….
Se vi siete incuriositi, venite a trovarci e scoprirete una vita pulsante dentro il lago di Santa Luce!!
Orario di apertura al pubblico:
Sabato e Domenica ore 9.30 – 16.30
E’ consigliabile telefonare al 3357008565 per accertarsi sugli orari, in quanto prestiamo servizio volontario di recupero fauna.
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