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In data 23 agosto è arrivata la comunicazione che stavamo aspettando da parte del Dipartimento di Prevenzione Usl6 UOC Igiene e Sanità Pubblica – Zona Bassa Val di Cecina.
La nota riguarda l‘incendio verificatosi il 7 agosto in uno dei capannoni di proprietà della “Stalla Sociale”, situata all’interno dell’azienda di allevamento di bovini “Fattorie Toscane”, ubicata nel Comune di Santa Luce.

 

La nota del Dipartimento ci comunica quanto segue:
A seguito della comunicazione del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Pisa, dell’8 agosto 2014, Operatori del Dipartimento di Prevenzione della scrivente Zona hanno effettuato in data 11 agosto un sopralluogo per la verifica della situazione.

È stata riscontrata la presenza a terra dei seguenti materiali:

– Lastre di copertura del tetto danneggiate di materiale ondulato, alcune delle quali all’esame ispettivo costituite verosimilmente da materiale in cemento-amianto;
– Cumuli di residui di combustione vari.

In occasione dell’intervento è stato effettuato un campione di alcuni frammenti di una lastra in sospetto cemento-amianto.

In data 19.08.2014 è pervenuto il rapporto di prova che ha confermato la presenza nel campione di fibre di amianto crisotilo.

Per quanto sopra esposto in data 21.08.2014 è stata proposta al Sindaco del Comune di Santa Luce l’emissione di una Ordinanza contingibile e urgente tesa alla bonifica dell’area e dei manufatti interessati secondo quanto previsto dal D.M 06.09.1994.

Dalle informazioni pervenute, la Ditta incaricata di tali interventi dovrebbe effettuare il sopralluogo preliminare lunedì 25 agosto.

Per quanto riguarda eventuali effetti sanitari sulla popolazione, in mancanza di dati basati su campionamenti, peraltro non di competenza e, soprattutto, nelle materiali possibilità operative della scrivente Struttura, si possono formulare le considerazioni di seguito elencate.

La tipologia del materiale combustibile in causa (balle di fieno) non lascia prevedere il rilascio di quantità di gas particolarmente tossici in atmosfera.
Per quanto riguarda le lastre di copertura in eternit bruciate, pur essendo teoricamente possibile il rilascio di fibre in atmosfera, dal punto di vista pratico nei casi di incendi analoghi in cui erano stati effettuati campionamenti dell’aria, tali fibre non sono state riscontrate.
Questo è quanto risulta da una ricerca sul web effettuata in questi giorni.”

 

Da quanto letto e appreso, per la tutela del personale Lipu in loco, per tutti i friutori della Riserva e avendo la Lipu la responsabilita’ di decidere la riapertura della Riserva, di concerto con la Provincia di Pisa e la Solvay, e premettendo che il giorno dell’incendio materiale tipo cenere e inerti sono caduti sul suolo davanti la biglietteria e nei primi 400 metri del sentiero natura e che ancora, le attivita’ della Lipu all’interno dell’area protetta prevedono il contatto diretto dei bambini, ragazzi, adulti con la natura: suolo, piante… la Lipu ha deciso di mantenere la chiusura della Riserva e ha rivolto, in una nota scritta, sia al Dipartimento di Prevenzione Usl6 UOC Igiene e Sanità Pubblica – Zona Bassa Val di Cecina, sia al Comune di Santa Luce, Provincia di Pisa, ARPAT, ognuno per quanto di propria competenza, la richiesta di un ulteriore campionamento, questa volta all’interno della Riserva per verificare lo stato della stessa dal punto di vista sanitario.