Questa è una rubrica per sensibilizzare il lettore sui rifiuti, che purtroppo ormai stanno soffocando questo nostro pianeta, l’unico che abbiamo. L’idea nasce dalla proposta di una nostra volontaria, dopo la giornata di pulizia al lago, che ha evidenziato in tutta la sua gravità la mole di spazzatura che ci circonda. Molti di noi, consapevolmente o meno, partecipano all’accumulo dei rifiuti nocivi per l’ambiente, gettandoli in terra oppure non facendo correttamente la raccolta differenziata che, al contrario di quanto alcuni credono, è fondamentale per lasciare un mondo più pulito per i nostri figli!

C’è una sola cosa più importante che riciclare: riutilizzare!

Ormai abbiamo già superato il limite di rifiuti che il nostro pianeta poteva accumulare e ci vorranno tempo e tante buone idee per riciclare i rifiuti che già si trovano nell’ambiente. E’ ora di concentrarsi sulla questione del riutilizzo e chiedersi: come posso fare per produrre meno rifiuti nel mio quotidiano? Niente paura, questa rubrica è qui per cercare di dare delle risposte. E’ più facile e divertente di quello che può sembrare! Buona lettura!

In questo terzo articolo affronteremo il seguente tema: 

3. Giornata lavorativa – pratiche zero rifiuti sul posto di lavoro

Bentornati a leggere la nostra rubrica, oggi si parla di buone pratiche ecologiche e zero sprechi sul posto di lavoro.

Mi piace pensare che l’azienda per la quale lavoriamo faccia una buona raccolta differenziata e gestisca bene i suoi rifiuti, premesso questo, come possiamo noi singoli lavoratori ridurre a zero i nostri rifiuti sul posto di lavoro?
 
In realtà è piuttosto semplice. Come abbiamo parlato nell’articolo “uscite in natura”, per mangiare fuori casa bastano un contenitore porta pranzo riutilizzabile, una bella borraccia e delle posate, vanno benissimo quelle che abbiamo nella nostra cucina, altrimenti esistono dei set di posate in legno di bambù fatti appositamente per essere portati fuori casa!
Se vogliamo essere proprio bravi bravi, consiglio di optare per un tovagliolo in stoffa invece che di carta.
 
Fin qui tutto bene… Ma che cos’è che si trova in tutti i posti di lavoro del mondo e che crea più rifiuti? Il caffè! Chi non ha una macchinetta del caffè in ufficio? E poi, diciamoci la verità, non è nemmeno mai tanto buono… Purtroppo queste macchinette non ci permettono di utilizzare altro che il loro bicchierino di plastica, ma come evitarlo? Basta portarsi un piccolo thermos con il caffè fatto in casa, sarà sicuramente molto più buono di quello della macchinetta. Il thermos è in grado di mantenerlo caldo e non spenderemo più soldi per un caffè scadente in un bicchierino di plastica!
 
Se invece lavorate in un ufficio dove avete la macchinetta per caffè a capsule, esiste una capsula in acciaio, universale, che si riempie con il proprio caffè, una volta usata si sciacqua e pronti per il prossimo! Su internet oppure nei supermercati trovate molte proposte a riguardo e anche ecologiche.
 
Inoltre se lavorate in un ufficio (o da casa!) e avete bisogno di articoli di cancelleria, in commercio si trovano anche fatti con materiali riciclati (carta e plastica) oppure con materiali naturali provenienti ad esempio dal mais, che assomigliano alla plastica ma sono gettabili nel compost. Li potete trovare sia nei più forniti supermercati oppure su internet. Si trova di tutto, dalle penne agli evidenziatori ai fogli di carta riciclata. Ho scoperto ultimamente che hanno inventato una carta fatta con le pietre invece che con la cellulosa degli alberi! Sul web trovate molti siti a riguardo. Anche la produzione della carta non va sottovalutata, quando si può è sempre bene scegliere la carta riciclata.
Consiglio anche di prediligere matite fatte di legno (eh si, se ci fate caso, esistono anche di materiali sintetici). Esistono delle matite che all’estremità finale hanno una capsula con un semino che si può piantare quando la matita diventa troppo corta per poter essere usata, così non si butta via nulla, anzi ci si guadagna una bella piantina aromatica. Anche per questa alternativa sul web avete ampia scelta.
 
Come avete visto bastano poche accortezze per generare molti meno rifiuti e fare la nostra parte per ridurre l’impatto sull’ambiente… in questo caso ci si guadagna anche nel gusto!
 
 
Articolo di Sofia Bugliarello, volontaria Lipu