In ogni ambiente, in città, in campagna, nella pianura e sui monti, la primavera è oramai nata come per incanto e gli occhi dell’uomo preoccupato e frettoloso scoprono, un bel giorno, i segni di un intenso risveglio.

Sui monti la neve ha cominciato a sciogliersi, l’acqua spezza le gelide coltri dei ghiaccai, scorre rapida sotto strati sempre più leggeri di neve, dilaga nei torrenti giù nella vallata.

Nelle radure dei boschi, alcuni fiori, desiderosi di scaldarsi al sole come l’elleboro, fanno capolino tra l’ammasso delle vecchie foglie ormai decomposte: sono l’acetosella, il croco primaverile, la pervinca, l’anemone e la genzianella…Ed ecco gli alberi scuri rivestiti di miriadi di puntini verdi. Avvicinatevi ad un ramo: ogni bottoncino è un ciuffetto di foglioline che escono dalle gemme. Pochi giorni dopo, gli stessi alberi si mostrano gremiti di piccole e verdissime foglioline.

Nei giardini e nei frutteti i peschi e i ciliegi sbocciano in migliaia di fiori, rosati e bianchi: offrono per primi il nettare delle loro corolle alle api.

Ma questo è anche il momento di intenso fervore amoroso. L’aria echeggia di canti, fischi e suoni curiosi. Nelle tane dei mammiferi nascono i cuccioli. Nei nidi sulla terra e nelle acque degli stagni, dei fiumi, dei laghi e dei mari, altri animali depongono miriadi di uova.

Milioni di uccelli tornano dai luoghi di villeggiatura invernale: rondini e quaglie si dirigono verso l’Europa centrale; cicogne e oche selvatiche vanno invece verso zone più nordiche.

Aprile è il mese in cui è più consistente il flusso migratorio, perché le zone umide costiere, come il Lago di Santa Luce, sono le aree preferite per fermarsi e rifocillarsi del lungo e faticoso viaggio, per poi riprendere la via verso casa, per tornare in quel nido che ha visto nascite e insegnamenti, lotte contro i predatori e involi promettenti dei nuovi nati.

DAL MONDO DELLE PIANTE

I giorni invernali sembravano trascorrere tutti uguali…..quando una mattina, facendo la solita strada per andare all’Oasi, il mondo tutto un tratto si colora. I primi fiori a salutarci a marzo sono gli anemoni hortensis, seguiti dalle pratoline e dalle primule, ma non dimentichiamoci del dente di leone, del sonco dei campi, dei ranuncoli e ancora del biancospino, che stira le sue foglie ai primi raggi di sole. L’attesa è breve: aprile è arrivato ed io sono sorpresa dalla varietà di vita che mi circonda. Ecco i prugnoli in fiore lungo le sponde del lago, gli olmi germogliano. Ma si risvegliano dal sonno invernale anche caprifogli, alaterni, sanguinelle. Il primo papavero è nato i primi di aprile! Dovremo aspettare però la fine del mese, per ammirare l’orchidea palustre e il giglio giallo e con loro i biancospini, le acacie, le ginestre, le rose canine….

DAL MONDO DEGLI INVERTEBRATI

E’ l’ora del risveglio: sentiremo le zanzare. Vedremo le formiche, che sposteranno quel sassino all’entrata del loro formicaio. Il lago si riempie di moltissimi piccoli crostacei acquatici: dafnie, copepodi. Con le prime piogge primaverili escono i lombrichi. Torneranno più avanti anche le libellule, come l’anax imperator. Se continuiamo a spiare questo piccolo mondo troviamo il grillo campestre, il grillo domestico, la nepa o scorpione d’acqua, per non parlare poi dei numerosi ragni acquatici. Ma le protagoniste del lago sono le FARFALLE. Le prime a vedersi sono le cavolaie, seguite dalle cedronelle. In seguito vedremo la vanessa cardui, la vanessa atalanta, la papilio macaone….

DAL MONDO DEI PESCI

Nel lago sono presenti di nuovo i piccoli animaletti d’acqua, il luccio torna a riprodursi, e anche la tinca si prepara a deporre le uova.

DAL MONDO DEGLI ANFIBI E RETTILI

Sono le 9.30 di un caldo giorno primaverile e all’Oasi c’è un gran gracidare: le rane si sono svegliate. Numerosi rettili e anfibi escono all’aperto, si sgranchiscono le magre membra e cominciano a darsi da fare per mettere qualcosa sotto i denti, a meno che non inciampino in carnivori altrettanto affamati. Il lungo inverno ha reso nervosi rospi e rane. I primi ammassati lungo le strade e le seconde in attesa nei fossi. Gli unici a starsene tranquilli sono i tritoni, i poche e scelte pozze d’acqua. Tra i rettili, gli audaci a sfidare il “freddino” marzo sono la lucertola muraiola ( che inizia a deporre le uova nelle crepe dei muri ), il ramarro. Le sere di aprile sono canterine, grazie all’assordante canto delle rane, che in questo periodo depongono le uova. Per la natrice dal collare e la vipera comune dovremo aspettare fine aprile/inizi di maggio.

DAL MONDO DEI MAMMIFERI

……Cammino lungo il sentiero natura come ogni sabato e vedo le tracce di volpe: sono le fatte che lascia sul terreno in bella vista, per marcare il territorio. La volpe concepisce i piccoli in febbraio e nascono ad aprile, quando le prede sono più abbondanti e “pasciute”. Alla riserva convivono 2 coppie di volpi e avranno un bel da fare per nutrire i loro cuccioli, che speriamo siano astuti e rotondetti come i loro fratelli dell’anno precedente. FINALMENTE! Il rigido inverno che rendeva tanto difficile la ricerca di cibo per molti animali del lago, va scomparendo. Faine, volpi, donnole, istrici, potranno presto rimettersi un po’ in carne. Dai profondi nascondigli dove hanno passato l’inverno in letargo o semiletargo, altri animali fiutano l’aria rinnovata: ricci, topolini selvatici, nutrie, scoiattoli, ghiri. La bella stagione è anche sinonimo di “affari amorosi”. I cuccioli del tasso, concepiti la primavera precedente, vedranno la luce in questo mese.