f62930535

capriolo

“In una mattina nuvolosa di febbraio, nascosta dietro una siepe, osservo cardellini e fringuelli. All’improvviso vedo muoversi nell’obiettivo del mio cannocchiale una sagoma scura non definita.
Alzo lo sguardo e con stupore, vedo a pochi passi da me una femmina di capriolo dall’aria furtiva e attenta, che annusa il terreno intorno a se. Cerco di rimanere immobile per non spaventarla, con il cuore che batte forte per l’emozione, ma il suo olfatto non la tradisce, si è accorta di me, alza il capo, i nostri sguardi si incrociano velocemente e altrettanto fugge via.”
( Silvia Mascagni, responsabile Lipu della Riserva Naturale Lago di Santa Luce )

 

Febbraio ci saluta con tiepide giornate soleggiate, soprattutto nelle ore centrali del giorno.
Gli uccelli hai primi timidi segnali di primavera ci allietano con i loro canti. La bella stagione è oramai arrivata. La natura si risveglia dal lungo letargo in tutta la sua bellezza!
I primi fiori esplodono come per incanto, quando solo pochi giorni prima tutto sembrava assente…invece sotto il terreno la vita tornava a scorrere!

 

Dal Mondo delle piante

latte di gallina

…fioriture di pratolina dei campi, senecione, anemone hortensis, dente di leone, myosotis, sonco aspro, sonco dei campi, radicchiello, crisantemi gialli, euphorbia helioscopia, viola odorata (mammola), lamium…Sono seduta sui prati incolti che percorrono gli argini della diga e mi abbandono a questi profumi e al rumore del vento, che vibra tra gli steli delle piante.

 

Dal Mondo degli animali
Gli invertebrati

ape mellifera

Nelle giornate soleggiate di gennaio solo qualche mosca e cimice si aggirava tra le pratoline e il tarassaco: erano le poche fortunate che avevano trascorso l’inverno nascoste nelle stalle vicine e nel Centro Visite!!
Ha metà febbraio ecco svolazzare da un fiore all’altro bombi e xilocope, vespidi e api! Il letargo li ha resi magri e bisognosi di cibo! E’ facile quindi vederli banchettare su tarassaco e cicoria selvatica, per riprendere le forze prima della grande sfida: la riproduzione.

 

I pesci
Dal torpore invernale si sono risvegliati anche i pesci. Le tinche tornano ad animare il lago con i loro salti improvvisi sulla superficie dell’acqua.

 

Gli anfibi e i rettili

lucertola campestre

Negli ultimi giorni di febbraio le lucertole campestri fanno capolino dalle loro tane, dove hanno trascorso l’inverno. Sono intontite e ai primi raggi di sole si trovano “spalmate” sulle rocce o sui tronchi di legno, per scaldarsi dopo il lungo freddo.
Da metà febbraio e fino a metà aprile, i rospi compiono la loro migrazione d’amore per raggiungere stagni, pozze d’acqua, laghetti dove trovare l’anima gemella e deporre le uova. Molto importante prestare attenzione, in questo periodo, alle strade adiacenti i corsi d’acqua o ristagni, perché interessate dall’attraversamento di questi miti e schivi animali.

 

I mammiferi

ricci

ricci

Tutti sappiamo quanto i mammiferi siano rari da vedere, per le loro abitudini notturne di vita ( le prede si nascondono meglio e i predatori cacciano con più facilità ). Ma non è difficile scoprire tracce della loro presenza. Nel canneto si notano i giacigli di caprioli e volpe. Nelle gelide notti questo è un ottimo riparo dal vento e dalla pioggia.
Nel fango, lungo il sentiero, sono ben visibili le impronte di istrice e tasso. Anche la terra ai margini del camminamento di legno è smossa, segno che la notte i cinghiali hanno dato il loro contributo al ciclo biologico della vita…L’inverno è terminato anche per i ricci, che non si faranno attendere: basta essere pazienti!

 

Gli uccelli

tuffetto lipu

tuffetto

E’ una calda mattina di marzo e al lago si fanno incontri interessanti. Il picchio verde vola da un albero all’altro ridendo, un giovane di cormorano pesca nel fiume Fine, il codibugnolo, posato su un ramo di biancospino, cerca insetti tra le bacche, uno sparviere caccia piccioni che, spaventati, si difendono formando un gruppo sincronizzato di attacco, per disturbarlo e dissuaderlo dal suo intento predatorio. Lo sparviere è un rapace diurno stabile nel nostro territorio, abitante abituale dei boschi di Santa Luce.
Passerotti e pettirossi, nelle belle giornate banchettano al sole nella stradina che porta al centro visite.
Le specie acquatiche, come svassi maggiori e tuffetti, a fine inverno, rinnovano la promessa d’amore con piccoli “gesti di affetto” quotidiano. I maschi scelgono il proprio territorio in vista del periodo riproduttivo e a fine gennaio cambiano l’abito invernale con il piumaggio nuziale.
Nelle notti di febbraio si ode il canto del porciglione, cugino di folaghe e gallinelle d’acqua (fam. rallidae). Uccello tipico delle zone umide e dei canneti, dove se ne sta nascosto nel fitto della vegetazione. Raro quindi da osservare.
Sempre nelle notti tra febbraio e marzo, si odono i richiami d’amore del barbagianni, della civetta, dell’allocco e dell’assiolo, che vivono quasi invisibili nei boschi e nella campagna, punteggiata dalla macchia mediterranea, intorno al lago.
Sempre a fine febbraio, i passeriformi canori danno inizio ai loro vocalizzi: la stagione degli amori è iniziata!! Si possono osservare e sentire cince, cardellini, scriccioli, capinere, codibugnoli.
Questo è anche il periodo in cui inizia la migrazione primaverile e non si fanno attendere le prime novità: mestoloni, morette, cavalieri d’italia. Mentre alcune specie arrivano, altre partono verso i luoghi di nidificazione, come le pavoncelle, i moriglioni, le piccole alzavole.

 

 

 

Un sorriso amaro mi sfiora il viso, pensando alle follie compiute dall’uomo verso MADRE NATURA e a quella legge delirante di onnipotenza che è la Legge obiettivo per la gestione degli ungulati in Toscana ( modifiche alle leggi regionali 3/1994 e 48/1994 di iniziativa GR/Remaschi).